Siccità, nel Sud della Francia vietato vendere piscine fuoriterra

L'estate non è ancora iniziata, ma in Europa è già entrata nel vivo la lotta alla siccità. L'ultima notizia riguarda la Francia, e in particolare i Pirenei Orientali. E' lì, infatti, che dal 10 maggio prossimo non sarà più possibile vendere piscine fuoriterra, quelle piscine, cioè, che vengono riempite e svuotate ad ogni utilizzo e che nono sono dotate di trattamento idrico.

A stabilirlo, come misura di contrasto alla carenza idrica che interessa la regione, e in particolare l'area dei fiumi Têt e Agly, è stato il ministro alla Transizione ecologica, Christophe Béchu: "Il divieto - ha affermato, come riportato da Il Post - avrà lo scopo di evitare che, in un momento di grave carenza idrica, le persone abbiano la tentazione di fare qualcosa che in ogni caso non potranno fare, cioè riempire queste".

Nell’ultimo anno, del resto, non si sono verificate nell'area piogge abbondanti, e la regione dei Pirenei Orientali sta conseguentemente affrontando una crisi idrica particolarmente persistente. Le misure, già approvate dal governo e in vigore dal 10 maggio prossimo, serviranno, secondo il ministero, a disincentivare sprechi idrici. Oltre al divieto di acquistare (e riempire) piscine fuoriterra scatterà anche quello di lavare le automobili e innaffiare i giardini.

"Dobbiamo abbandonare la cultura dell’abbondanza - ha aggiunto il ministro -. Serve più parsimonia e serve ottimizzare i consumi".