Pubblica o privata una piscina terapeutica non si progetta senza delle solide linee guida. Esistono diversi parametri da tenere in considerazione quando si parla di costruire quella che è a tutti gli effetti uno dei più validi strumenti per la riabilitazione di cui disponiamo attualmente.
Primo fra tanti, le dimensioni e la forma della vasca: sembra una banalizzazione ma è fondamentale conoscere bene gli scopi per cui è pensata la piscina e il numero di persone da ospitare, oltre all’adattamento della piscina stessa nella struttura che la ospiterà.
Una volta effettuato questo preliminare studio si passerà all’esame delle normative in vigore. In Italia, ricordiamo, va da considerarsi non soltanto la regolamentazione a livello nazionale ma anche quelle delle regioni e del singolo comune. È importante quindi informarsi bene sin dall’inizio per evitare di rivedere più volte lo stesso progetto, colti di sorpresa da qualche norma ignorata in buona fede.
Un altro aspetto che spesso viene lasciato un po’ al caso e che invece determina la buona riuscita di un progetto è il dialogo con i professionisti del settore: i fisioterapisti e i tecnici di riabilitazione sono figure da ascoltare assolutamente per avere una piscina funzionale e adatta alle patologie che verranno curate al suo interno, gli scopi e all’accessibilità della vasca.
Di conseguenza andranno analizzati, oltre alla forma e le dimensioni, anche il tipo di rivestimento interno e i sistemi di accesso (il tipo di scaletta, i bordi); il riscaldamento e il tipo di filtrazione e depurazione dell’acqua in linea con le specifiche esigenze dei pazienti. In ultimo vanno progettati spogliatoi e sale d’attesa per gli accompagnatori, tenendo bene in conto delle barriere architettoniche dei diversi pazienti previsti. In sostanza il progettista dovrà aver ben chiaro il costo di ammortamento sia della vasca che degli ambienti adiacenti, l’igiene e la disinfezione, la manutenzione della struttura e l’utilizzo di materiali di qualità e idonei.
Dal punto di vista della regolamentazione, invece, la capacità di vasca e struttura vanno ben studiati, così i criteri di filtrazione e igiene dell’acqua e degli spogliatoi; la presenza di personale qualificato e specializzato è poi d’obbligo.
Queste erano le essenzialità di una piscina a uso terapeutico, che ricordiamo essere regolamentate e disciplinate dagli articoli 193 e 194 del T.U.LL.SS. R.D. 27 luglio 1934 n.1265, che si invita ad approfondire in caso di dubbi o curiosità in merito.