Pulita e limpida: è così che tutti vorremmo fosse l’acqua della nostra piscina. Una condizione che, solitamente, rappresenta la norma se vengono seguite in modo scrupoloso le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti impiegati per la disinfezione. Talvolta, però, sorgono alcuni problemi: acqua torbida, presenza di alghe, strane sfumature, depositi sulla linea di galleggiamento ecc.
Non bisogna preoccuparsi, c’è un rimedio a tutto! Vediamone alcuni insieme.
PROBLEMA > Sgradevole odore di cloro e lievi irritazioni a occhi e pelle.
CAUSA > Di norma questi sono gli effetti della presenza di clorammine nell’acqua, che si formano quando urea e microcellule di pelle, che contengono azoto e ioni di ammonio, si combinano con il cloro.
SOLUZIONE > Effettuare un trattamento choc tramite l’aggiunta di cloro a una dose dieci volte superiore il livello di cloro combinato nell’acqua, mantenendo la pompa in funzione. Affinché il trattamento risulti efficace, consigliamo di effettuare l’operazione nelle ore serali, cosicché i raggi UV non ne alterino in negativo l’effetto. Per evitare il ripetersi del problema, inoltre, si suggerisce l’impiego costante di chiarificanti.
PROBLEMA > Acqua che tende al salato e presenza di particelle in sospensione.
CAUSA > Potrebbe esserci una concentrazione elevata di composti minerali, come calcio carbonato, residui organici e inorganici, sali.
SOLUZIONE > Svuotare la vasca e introdurre acqua nuova. Per far sì che questo problema non si verifichi più, bisognerebbe effettuare un ricambio d’acqua almeno una volta all’anno. Può risultare utile anche l’introduzione in vasca di un apposito chiarificante, una volta alla settimana.
PROBLEMA > Anomala fluttuazione dei valori di pH.
CAUSA > Potrebbe esserci una presenza anomala di sostanze alcaline (alcalinità totale) nell’acqua. In linea indicativa, se la principale fonte di cloro è ipoclorito di sodio liquido, che è alcalino, l’alcalinità totale deve sempre rimanere tra 80 e 100 ppm. Se invece si usa un cloro a base acida, come il tricloro, dovrà essere tra 100 e 120 ppm.
SOLUZIONE > Aggiungere un prodotto acido, ovvero o acido muriatico o sodio bisolfato. Per alzare il pH aggiungere un prodotto che contenga bicarbonato di sodio. Infine, verificare e bilanciare a dovere il valore del pH.
PROBLEMA > Acqua torbida, con il fondo che diventa scivoloso.
CAUSA > Potrebbe essere dovuta a una notevole quantità di fosfati presenti in piscina.
SOLUZIONE > Utilizzare un prodotto per rimuovere i fosfati e introdurre chiarificanti naturali. Tenere sotto controllo il livello dei fosfati, soprattutto nelle fasi di apertura, chiusura e manutenzione ordinaria.
PROBLEMA > Sfumature dell’acqua tendenti al verde o al marrone.
CAUSA > Presenza di metalli disciolti in acqua, che determinano l’abbassamento del pH. In genere sono metalli come ferro, rame e manganese, derivati da acqua di falda o di condotta. I più rilevabili sono gli ioni di rame, perché possono dare una colorazione verde al costume da bagno.
SOLUZIONE > Impiegare agenti sequestranti (o agenti chelatici) osservando le indicazioni riportate sulla loro confezione, in modo da tenere i metalli in soluzione al fine di farli rimuovere dal filtro. Il filtro deve essere in ottime condizioni e rapportato all’adeguata pressione differenziale. Questi prodotti riescono a dare il meglio di sé in termini di funzionalità solo se l’acqua presenta un equilibrio quanto a pH, alcalinità e durezza, e possono fungere anche da scudo preventivo, soprattutto nel caso si sappia a priori che l’acqua di approvvigionamento contiene una percentuale notevole di metalli.
PROBLEMA > Sfumature dell’acqua tendenti al verde, al giallo o al nero.
CAUSA > Probabile presenza di alghe, che possono galleggiare in superficie o svilupparsi sul fondo.
SOLUZIONE > Spazzolare bene le pareti (in questo modo si aprono le cellule delle alghe) e in seguito distribuire un alghicida lungo tutto il perimetro della piscina, ricordandosi di inserire in acqua tutti gli accessori (retini, giochi per la piscina) durante il trattamento, per evitare che diventino portatori di alghe in un secondo momento. Scegliere un alghicida ad ampio spettro e dal forte potere residuo, così da prevenire ricadute; le alghe, infatti, morendo rilasciano fosfati, nutrimento per quelle rimaste. Un prodotto alghicida può essere utilizzato anche nel trattamento ordinario, come prevenzione del fenomeno. Infine, pulire con attenzione il filtro.
PROBLEMA > Presenza di particelle in sospensione.
SOLUZIONE > Utilizzare un flocculante in forma liquida, direttamente sulla superficie dell’acqua, a impianto di filtrazione spento, lasciandolo agire per circa mezza giornata. Pulire il filtro una volta alla settimana per eliminare le impurità trattenute.
PROBLEMA > Presenza di grassi e depositi sulla linea dell’acqua.
SOLUZIONE > Pulire la linea di galleggiamento con un prodotto specifico e, se consentito dal filtro, utilizzare un flocculante e un assorbitore di grasso.
Non sempre un intervento ‘fai da te’ può risolvere efficacemente il problema che affligge la nostra piscina: in questo caso, piuttosto che rischiare di complicare ulteriormente le condizioni della vasca, è meglio interpellare uno specialista che, studiando in prima persona i “sintomi”, saprà somministrare le giuste “cure” al nostro impianto.