Legionella, per evitarla è fondamentale un impianto efficiente e pulito

Una problematica associata alla salute in piscina riguarda la legionella, tra i patogeni più pericolosi che si trasmettono attraverso l’acqua, responsabile di una grave infezione alle vie respiratorie generalmente nota come malattia dei legionari o legionellosi. Il batterio, infatti, può trovarsi negli ambienti acquatici naturali e raggiungere, via condutture dell’acqua, i serbatoi ambientali artificiali che agiscono poi da amplificatori e disseminatori del microrganismo patogeno, tra cui gli impianti di climatizzazione, piscine, fontane, vasche e impianti termali.

Negli impianti natatori, in particolare, più che nell’acqua di vasca stessa (su cui agiscono, non dimentichiamolo, efficaci agenti disinfettanti come il cloro), la Legionella potrebbe trovarsi nella rete idrica, dal momento che il batterio tende a proliferare nei biofilm all’interno delle tubature e ai punti d’uso, come rubinetti e diffusori delle docce, e nelle acque di condensa generate dai sistemi di riscaldamento, condizionamento e ventilazione delle piscine. La colonizzazione è favorita da una temperatura dell’acqua tra i 20 e i 50 gradi, dalla formazione di incrostazioni, corrosioni e sedimenti nei componenti idraulici e nelle tubazioni, da rami ciechi nell’impianto idrico che causano stagnazione, in punti di erogazione scarsamente o mai utilizzati o per la presenza di serbatoi di acqua calda e fredda. A tutto questo si deve aggiungere la scarsa manutenzione di tutto l’impianto idrico e, in particolare, dei soffioni della doccia, dei rubinetti e degli altri terminali, nonché l’inadeguata o assente pulizia e disinfezione periodica dei serbatoi di acqua e dei filtri.

Ragazzo che si lava le mani sotto l'acqua di un rubinetto

È fondamentale, dunque, per prevenire questo rischio per la salute – per i bagnanti ma anche e in primo luogo per gli addetti ai lavori, i quali trascorrono ovviamente molto tempo in piscina –, tenere presenti le “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi”, emanate nel 2015 dal Ministero della Salute, e dunque effettuare una manutenzione periodica degli impianti, il corretto trattamento dell’acqua e dei filtri e la verifica della qualità mediante analisi di laboratorio. Le linee guida del Ministero raccomandano inoltre ai gestori degli impianti di effettuare, almeno una volta all’anno, la revisione dei sistemi di circolazione dell’acqua e la pulizia e la disinfezione shock di vasca e tubazioni, nonché dei filtri (ogni 1-3 mesi) e sostituzione in caso siano usurati.