La scorsa pandemia ha ridisegnato il nostro modo di vivere e lavorare, un cambio di rotta che ha coinvolto tutto il mondo e ha avuto un profondo impatto anche sui costi delle piscine negli ultimi anni. Dagli Stati Uniti arrivano dati ben chiari: i prezzi relativi alla costruzione di piscine hanno subito un aumento di circa il 30% dal 2021.
Durante l'apice della pandemia, il settore delle piscine ha registrato una domanda senza precedenti, determinata da fattori quali la quarantena in casa e le limitate possibilità di viaggio. I consumatori hanno cercato di creare un'oasi di relax nel proprio giardino e i costruttori di piscine sono stati sommersi dagli ordini.
Tuttavia, nell'economia post-COVID, il settore si sta adattando a nuove sfide, tra cui l'aumento dei prezzi dei materiali, l'aumento dei tassi di interesse e l'inflazione. In risposta all'aumento dei costi, i costruttori stanno trovando il modo di adattarsi e di mitigare l'impatto sui loro clienti, e si impegnano ora maggiormente per controllare i costi e mantenere i prezzi il più possibile ragionevoli.
C’è da dire che anche le banche hanno cambiato comportamento nei confronti della concessione di prestiti: se fino a tre anni fa era più facile ottenerne uno, adesso si è decisamente più selettivi e i finanziamenti sono ormai riservati alle mosche bianche.
Il cambio delle tempistiche
Durante il picco della pandemia, i clienti hanno spesso dovuto affrontare lunghi tempi di consegna: alcuni hanno atteso fino a sei mesi tra la firma del contratto e l'inizio del progetto della piscina. Questo è stato il risultato della forte domanda e delle interruzioni della catena di fornitura.
Tuttavia l'ambiente post-COVID ha visto una ricalibrazione e l’intera catena si è via via snellita, ma si è progressivamente più sensibili a emergenze come la carenza dei materiali e condizioni meteorologiche.
Una nuova realtà
L'inflazione, l'aumento dei costi dei materiali e la modifica delle opzioni di finanziamento hanno aumentato la pressione sul settore. I costruttori si stanno ora adattando all'inflazione in un contesto economico in continua evoluzione attraverso varie strategie e approcci. Vediamone alcuni.
- Adeguamento dei prezzi: si assiste a un aumento dei prezzi dei servizi per riflettere l'aumento dei costi dei materiali e della manodopera.
- Clausole contrattuali: ora nei contratti i costruttori possono includere clausole che consentono di adeguare i prezzi in base alle fluttuazioni dei costi dei materiali. In questo modo si ottiene un certo grado di protezione contro gli aumenti improvvisi dei prezzi.
- Diversificazione: alcuni costruttori stanno diversificando la loro offerta con l’aggiunta servizi correlati, come la manutenzione delle piscine, la ristrutturazione o la cura del paesaggio, al fine di stabilizzare le entrate.
- Integrazione tecnologica: l'integrazione di strumenti tecnologici e software può migliorare la gestione dei progetti, la programmazione e l'allocazione delle risorse, aumentando l'efficienza e riducendo i costi.
- Formazione di manodopera qualificata: aumenta per ovvi motivi la produttività e riduce la dipendenza dai subappaltatori, contribuendo a gestire in modo più efficace i costi della manodopera.
- Negoziazione con i fornitori: come risposta genera sconti sulle grandi quantità e accesso prioritario ai materiali, riducendo le interruzioni e i costi della catena di approvvigionamento.
- Finanziamenti e opzioni di pagamento flessibili: l’obiettivo è rendere la costruzione di piscine più accessibile per i clienti, compensando potenzialmente l'impatto dell'aumento dei tassi di interesse.
- Ricerca di mercato e adattamento combinato a un’educazione del cliente, per fare un passo ciascuno verso il compromesso.
- Assicurazione e gestione del rischio: rivedere e aggiornare le proprie polizze assicurative protegge da costi imprevisti, come ritardi nel progetto o aumenti improvvisi dei prezzi dei materiali.
In definitiva, la combinazione tra l’aumento della domanda e l’inflazione ha portato il mercato attorno alla piscina a una sorta di “implosione”, evento che ha visto la necessità di rivoluzionare l’economia a partire dal post-COVID. I primi a compiere una vera e propria ridefinizione dei propri statuti sono stati i costruttori, a seguire il consumatore e l’intera catena produttiva.
Ciò che c’è da aspettarsi nei prossimi mesi, più che un rientro dei prezzi, è una totale evoluzione, una rinascita, dell’intero sistema.