ForumPiscine 2023, un confronto con Governo sul presente e il futuro del settore

L’ultima edizione del congresso di ForumPiscine si è aperta, lo scorso 15 febbraio, con la sessione intitolata Il Governo incontra il mondo delle piscine a ForumPiscine, nel corso della quale Marco Sublimi – membro del comitato scientifico di ForumPiscine e portavoce del comparto – ha dialogato con Flavio Siniscalchi, Capo Dipartimento per lo Sport, presente in rappresentanza del Governo. Oltre a dimostrare la vicinanza delle Istituzioni al comparto, ha annunciato le prossime importanti iniziative a favore degli impianti natatori e sportivi.

A TU PER TU CON IL GOVERNO
Sublimi ha aperto i lavori affermando che nel comparto c’è la voglia di trovare soluzioni alle oggettive difficoltà, sottolineando che la presenza di Flavio Siniscalchi è un segnale importante della vicinanza del Governo, dello Stato al settore delle piscine e dello sport, nonostante i tanti problemi e le tante difficoltà di questo momento molto complesso. Ha quindi proposto un’istantanea del comparto piscine, composto da circa 2.000 impianti, il 90% dei quali di proprietà pubblica, in gran parte obsoleti e in difficoltà, gestiti da circa 1.700 società di gestione, prevalentemente Associazioni Sportive Dilettantistiche e Società Sportive Dilettantistiche: «Impianti datati, bisognosi di importanti interventi di rinnovamento, hanno subìto il duro colpo della pandemia al quale ha fatto seguito una seconda emergenza, provocata dall’impennata dei costi dell’energia. Il tema dell’efficienza energetica è più che mai attuale e lo era già nel 2019. Le piscine italiane hanno costi fissi molto elevati che le hanno enormemente penalizzate durante le fasi più acute dell’emergenza Covid-19, causando un grande indebitamento, favorito da una grande spinta al credito tramite le agevolazioni messe in campo. Il 10% del totale delle società di gestione – ha ricordato Sublimi – è fallito, il 60% si è indebitato al di sopra delle proprie possibilità. Fortunatamente l’inverno non è stato rigido, evitando la paventata catastrofe sul piano della spesa energetica».

Sublimi ha inoltre ricordato che i contributi elargiti dal Governo, seppur insufficienti, hanno aiutato gli operatori e che ora lo scenario è dominato da una grande incognita, ovvero il costo delle utenze e, conseguentemente, l’entità dei ricavi. «Cinque milioni di persone – ha detto – frequentano le piscine italiane, vere e proprie comunità formate da utenti di ogni tipo, tra i quali figurano donne in stato interessante, bambini delle scuole nuoto, atleti di ogni livello, disabili e pazienti che svolgono idroterapia. La maggioranza di loro ha ripreso a frequentare gli impianti, ma non si registra ancora un ritorno al 100%, mentre sul fronte occupazionale, molti addetti hanno purtroppo perso il lavoro e oggi se ne contano compressivamente circa 200.000. Si è inoltre assistiti a un processo di “privatizzazione” gestionale in virtù del quale ora le società di gestione oltre a occuparsi delle attività svolte in acqua si occupano anche dei servizi, della segreteria e della cura dell’impianto». Ha quindi preso la parola Flavio Siniscalchi che si è detto onorato di essere presente a ForumPiscine, ritenendo un dovere dello Stato partecipare per confrontarsi direttamente con gli operatori del comparto, portando i saluti del ministro Abodi.

«L’ascolto – ha detto – è una fase preliminare fondamentale per conoscere il settore e trovare, insieme ai suoi operatori, soluzioni, tramite il dialogo e il confronto. Lo Stato, dal 2020 a oggi, ha fatto grandi sforzi per affrontare la pandemia e recentemente ha intrapreso un nuovo percorso straordinario, senza precedenti, per affrontare la nuova emergenza provocata dal caro energia e dalla guerra. Tra il 2020 e il 2022, il Governo ha messo in campo, a sostegno del settore, più di due miliardi e mezzo di euro. Le indennità rivolte ai collaboratori sportivi hanno raggiunto quota 1.200.000.0000 euro, alla quale va aggiunto 1 miliardo di contributi a fondo perduto. Nel biennio 2020-2021 – ha ricordato Siniscalchi – sono stati approvati circa 20 provvedimenti normativi, il che significa quasi un decreto legge al mese per erogare risorse necessarie. Poiché gli impianti natatori sono molto energivori, dunque molto onerosi dal punto di vista economico, il 60% delle risorse messe in campo nel corso del 2022 sono state dedicate al mondo delle piscine, ovvero 77 miliardi contro i 53 miliardi elargiti a beneficio degli impianti sportivi. Mediamente, 1.500 ASD e SSD hanno ricevuto, ciascuna, un contributo a fondo perduto pari a 50.000 euro».

Dopo aver ricordato il grande sforzo sostenuto dall’Esecutivo per aiutare il settore, il Capo del Dipartimento per lo Sport ha annunciato che dal 20 marzo verranno erogati nuovi fondi a sostegno del comparto piscine, in risposta alle 3.000 domande ricevute. Ha definito questo aiuto “la risposta del Governo alle sollecitazioni ricevute dal mondo delle piscine che chiedono ossigeno per sopravvivere”, sottolineando che il fattore tempo, ovvero la rapidità con la quale il sostegno viene elargito, è fondamentale. «Dal prossimo 20 marzo – ha detto – verranno erogati 57 miliardi. Inoltre, il Governo sta cercando di individuare altre risorse da destinare alle piscine e agli impianti sportivi nel corso del 2023, nella misura di 60 miliardi di euro per le prime e 50 miliardi per i secondi».

Sublimi ha definito l’annuncio di questi nuovi interventi “una buona notizia rassicurante”, sottolineando con soddisfazione che i contributi a sostegno del comparto non sono stati stralciati come si temeva a causa delle voci in circolazione. Ha quindi consegnato al rappresentante del Governo alcune istanze del settore, rivolte al ministro Abodi, sottolineando la necessità di manovre specifiche riguardanti l’efficientamento energetico. Rispondendo, Siniscalchi ha lasciato trapelare la sensibilità delle istituzioni a tale riguardo: «L’efficienza energetica è un imperativo sia per i nuovi impianti, sia per quelli esistenti che vanno riconvertiti, con l’adozione di nuove tecnologie.

Il Governo è al lavoro per favorire questo processo e, grazie al PNRR, il budget a disposizione da destinare al comparto ammonta a 700 milioni di euro. I tempi sono molti stretti: il prossimo 31 marzo avranno luogo le gare per gli appalti e la realizzazione dei nuovi impianti dovrà avvenire entro il 2026. E diverse iniziative sono state intraprese per promuovere lo sport in Italia, come ad esempio Sport e Periferie, per citarne una.

Il Governo – ha puntualizzato – è aperto al dialogo e al confronto». Sublimi ha colto questa apertura sottolineandola la massima disponibilità degli operatori a confrontarsi, a partecipare a tavoli tecnici, esortando lo Stato a ricordarsi del comparto, auspicando inoltre il passaggio dai contributi elargiti per affrontare l’emergenza “caro bolletta” al sostegno agli investimenti per l’efficientamento energetico delle piscine. Ha quindi ricordato che le linee-guida per il riequilibrio economico-finanziario tra i Comuni e i gestori delle piscine pubbliche – messe a punto dall’avvocato Lorenzo Bolognini per fissare i criteri per rivedere il rapporto economico alla base della convenzione – sono state fornite al Governo.

«I gestori degli impianti pubblici – ha sottolineato – e le amministrazioni comunali hanno trovato un nuovo equilibrio sul piano economico e finanziario, fornendo al Governo un importante contributo tecnico per favorire l’efficienza degli impianti, a vantaggio di tutti. Queste linee-guida, a conferma della loro utilità, sono state patrocinate dalle regioni Emilia Romagna e Veneto e altre regioni potrebbero seguire il loro esempio. Il sito del Dipartimento per lo Sport è fatto decisamente bene, è chiaro e accessibile: andrebbe usato – ha concluso Sublimi – anche per divulgare le linee-guida». Siniscalchi ha inoltre “dato i numeri”, nell’accezione positiva dell’espressione, riassumendo, nel dettaglio, l’entità del sostegno economico fornito al settore sportivo dal Dipartimento per lo Sport nel triennio 2020-2022: 2.589.439.155 euro.

Nello specifico, 1.232.100.000 euro di indennità ai collaboratori sportivi, 1.057.339.155 in contributi a fondo perduto, 200.000.000 in credito d’imposta per sponsorizzazioni e investimenti e 100.000.000 in finanziamenti a tasso zero. Nel 2022, per gli impianti natatori sono stati stanziati complessivamente, sotto forma di contributi a fondo perduto, 77 milioni, a beneficio di 1.527 ASD ed SSD (30 milioni con il DPCM 28 gennaio 2022 e 47 milioni con il DPCM 10 giugno 2022).

Pubblico presente all'incontro con il Dipartimento per lo Sport