Acqua = Salute, Ambiente, Inclusione

Acqua = Salute, Ambiente, Inclusione: è questo il titolo del convegno organizzato dall’Università degli Studi di Roma ‘Foro Italico’ che si terrà mercoledì 11 ottobre proprio all’interno dell’ateneo romano.

Incentrato sulla Discesa internazionale del Tevere, il convegno ha l’obiettivo di favorire la balneabilità e fruizione del fiume e rientra in una serie di iniziative europee, che hanno visto come precursori quelle dedicate al Danubio o alla Senna. È una sfida trasversale che coinvolge cittadini e istituzioni e punta alla salute in una prospettiva One Health, in cui scienza e sport lanciano una sfida per conquistare livelli di accessibilità che possano includere anche soggetti in condizioni di disabilità.

L’iniziativa è frutto di un lavoro di squadra multidisciplinare, finalizzato a fare educazione sul tema, presentando anche la testimonianza diretta di un atleta disabile, ovvero Salvatore Cimmino, che il 14 ottobre percorrerà 50 km del Tevere a nuoto per portare l’attenzione proprio sui Diritti mancati sulla disabilità e sulla qualità delle acque interne.

Il Direttore Scientifico dell’evento, Vincenzo Romano Spica – Professore Ordinario, Direttore del Laboratorio di Epidemiologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Roma ‘Foro Italico’ –, ha accolto l’invito per organizzare una giornata in tre sessioni, a partire da quella intitolata “Sicurezza e accessibilità”, con le due tavole rotonde dedicate alla prevenzione degli incidenti e alla gestione delle emergenze in acqua, e alle attività acquatiche fluviali degli sport paralimpici. Si proseguirà poi con l’iniziativa “Tiber wave” e la sfida per l’inclusione in una prospettiva di Medicina Sociale e di Sanità Pubblica, per arrivare all’incontro “Nuove prospettive nella ricerca in igiene delle acque”, durante la quale sarà annunciato l’evento AQUAE!WWD2024 per la Giornata mondiale dell’Acqua promossa dalle Nazioni Unite, che il professor Vincenzo Romano Spica e il suo Laboratorio seguono da oltre 20 anni con iniziative che coinvolgono cittadini e istituzioni al rispetto della risorsa idrica.

Poter fare sport, nuotare e giocare con l’acqua significa poterne disporre e potervi accedere in sicurezza e libertà: finché questo spirito sarà compreso e difeso anche le falde profonde e i fiumi limacciosi saranno protetti.

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